MEMORIA 23 maggio 2014
di Veronica Femminino
Un lungo applauso è seguito al silenzio fuori ordinanza suonato in memoria delle vittime della strage di Capaci alle 17.58 dopo la lettura da parte del presidente del Senato, Pietro Grasso, dei nomi delle vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio.
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Il 23 maggio di 22 anni fa 500 chilogrammi di tritolo uccisero sull’autostrada A29 il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Poco meno di due mesi dopo (il 19 luglio) un’autobomba in via D’Amelio pose fine alla vita del magistrato Paolo Borsellino, e degli agenti Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Subito dopo il silenzio è stata trasmessa in audio diffusione una delle parti più note del film “I cento passi” sulla vita di Peppino Impastato, giornalista e militante di Democrazia Proletaria ucciso dalla mafia 36 anni fa. Presenti anche le ragazze dell’associazione Libera che hanno indossato magliette con i nomi delle donne vittime di mafia, tra le quali Lea Garofalo e Graziella Campagna.
In via Notarbartolo tanti cittadini e i 15mila studenti arrivati in città con la nave della legalità, che hanno partecipato ai due Villaggi della Legalità allestiti a piazza Castelnuovo e a piazza Magione e ai due cortei, partiti dall’aula bunker e da via D’Amelio.
Tutti davanti all’”Albero”, un termine generico per indicare il ficus magnolia ‘adottato’ dalla coscienza collettiva, che si trova all’ingresso del palazzo dove il giudice abitava insieme alla moglie. Sul palco, oltre alle istituzioni e alle forze dell’ordine, anche Gianni Morandi che ha preso parte alla commemorazione. Grande l’emozione quando il cantante romagnolo ha intonato l’Inno di Mameli: “Le vite di Giovanni e Paolo – ha detto – ci insegnano che ciascuno di noi, se vuole, può essere un eroe”.
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Palermo non ha dimenticato Falcone e Borsellino, a due tra i migliori figli di questa città il debito di riconoscenza dei siciliani che desiderano un futuro diverso ma soprattutto affrancato dal malaffare, lo stesso che avevano immaginato i due coraggiosi magistrati.
da BlogSicilia <http://palermo.blogsicilia.it/partiti-i-cortei-in-ricordo-di-falcone-studenti-e-istituzioni-sotto-la-pioggia/256172/>