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Partito Socialista Siciliano (PSS)

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Tusa, presentazione del sito Internet della Fondazione intitolata a Carmelo Battaglia

Palermo, 4 maggio 2014 – Sarà presentato sabato 10 maggio alle ore 16,30 a Tusa, presso l’Oratorio del Santissimo Sacramento in piazza Giuseppe Mazzini, il sito Internet della Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”, intitolata al sindacalista socialista ed assessore comunale tusano, ucciso dalla mafia quarantotto anni fa, il 24 marzo 1966. Interverranno il sindaco di Tusa Angelo Tudisca, il presidente della Fondazione Antonio Matasso, il presidente del consiglio comunale di Santo Stefano di Camastra Carmelo Re, Alfonso Fratacci di Anpi Nebrodi ed Angelo Morello, autore di un volume su Battaglia.
Previsti i messaggi di saluto del senatore Emanuele Macaluso, segretario regionale della Cgil al tempo della repressione del movimento contadino, e di Valdo Spini, già vice segretario del Psi e ministro della Repubblica. Secondo Matasso, «il sito web della Fondazione sarà uno strumento perché il patrimonio delle lotte contadine e popolari nei Nebrodi ed in Sicilia, a cui hanno contribuito in modo determinante compagni socialisti come Carmelo Battaglia, possa essere conosciuto anche dalle nuove generazioni, perpetuando le ragioni di un impegno militante contro la mafia».

1° maggio, Festa del Lavoro

LA II  Internazionale dei Lavoratori

LA II Internazionale dei Lavoratori

 

La Festa dei Lavoratori è riconosciuta in tutto il mondo. Fu istituita il 20 di luglio del 1889 a Parigi, durante il congresso della “Seconda Internazionale” dei lavoratori per rivendicare i loro diritti a migliorare le proprie condizioni e gli orari di lavoro.

La scelta della data del 1 maggio venne fatta per rammentare un tragico episodio accaduto il 1 maggio 1886 a Chicago, laddove una manifestazione di donne operaie fu repressa nel sangue. Fu quindi una scelta simbolica l’anzidetta data, a ricordo della lotta posta in essere, allora, da quella classe lavoratrice per affermare i propri diritti e migliorare le condizioni di lavoro.

 

25 aprile, Festa della Liberazione

Festa della Liberazione.

Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste? Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè, oggi ci vuole due qualità a mio avviso cari amici: l’onestà e il coraggio. L’onestà… l’onestà… l’onestà. E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto: la politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c’è qualche scandalo. Se c’è qualcuno che da’ scandalo; se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato!

SANDRO PERTINI

Nasce il Circolo socialista palermitano “Salvatore Carnevale”

Salvatore Carnevale, sindacalista socialista.

Un nutrito gruppo di socialisti si è dato convegno per discutere i problemi politici, sociali ed economici che la Sicilia sta vivendo. Interessante è stato il dibattito attraverso gli interventi, tra gli altri, dei compagni Ciccio Zizzo, Beppe Citarella, Ignazio Buttitta, Riccardo Gueci, Enzo Ognibene, Lino Buscemi, Ignazio Panzica, Ignazio Gattuso, Franco Gioia, Giovanni Attardi, Placido Rizzotto.
Hanno preso la parola anche i membri di segreteria, i compagni Antonio Matasso – che ha introdotto i lavori – ed Ignazio Coppola. Di alto livello politico, inoltre, è stato l’intervento di Ignazio Gattuso, che ha portato all’attenzione del Partito i problemi che i giovani siciliani vivono e che sono cagione di intensa e drammatica preoccupazione per il loro futuro.
Per la complessità dei temi affrontati e per un contributo politico all’indicazione delle articolate problematiche siciliane, si è ritenuto opportuno designare un comitato per lo studio e la stesura di un documento programmatico, che il Pss, dopo l’approvazione da parte della direzione regionale, farà proprio. Di detto comitato fanno parte i compagni: Riccardo Gueci (coordinatore), Lino Buscemi e Beppe Citarella.
A conclusione dei lavori, è stato costituito il Circolo socialista palermitano “Salvatore Carnevale” del PSS, alla cui presidenza è stato chiamato il compagno Franco Gioia, mnetre il compagno Giovanni Attardi svolgerà la funzione di responsabile organizzativo cittadino del Partito a Palermo.

Buona Pasqua dai socialisti siciliani

Buona Pasqua.

La segreteria regionale del Partito Socialista Siciliano augura a tutti i compagni una buona Pasqua.

Eletta la nuova segreteria del PSS

Manifesto elezioni europee 2014.

In data 10 aprile u.s., la direzione regionale del Partito Socialista Siciliano (PSS), riunitasi per un esame della situazione politica regionale, dopo un approfondimento delle tematiche all’ordine del giorno, non ha potuto non prendere atto che la crisi del governo regionale, presieduto dal Presidente Crocetta, si è inviluppata in una situazione stagnante per la forte conflittualità all’interno del Partito Democratico e per il mancato accordo con i partiti che dovrebbero fare parte della maggioranza. Di conseguenza, a pagarne lo scotto è l’economia siciliana, che non riesce, tra l’altro, a dare risposte alla elevata disoccupazione, soprattutto giovanile.
La direzione, inoltre, ha constatato che il ventilato patto federativo siciliano tra il gruppo socialista romano ed il Pd ha prodotto soltanto l’assenza di candidati socialisti alle prossime elezioni europee. In una prossima riunione, la direzione deciderà se e quale candidato appoggiare tra quelli di sinistra.
Proseguendo i lavori, l’organo regionale del Partito ha deciso di invitare i movimenti ed i circoli socialisti della regione, nonché gli autonomisti di sinistra, ad un meeting per dare vita ad una rete socialista siciliana. L’iniziativa dovrà concretizzarsi in tempi brevi.
Infine, la direzione ha proceduto ad eleggere la segreteria regionale, formata dal segretario politico Antonio Matasso, dal vice segretario Placido Rizzotto, dal responsabile per le relazioni esterne Ignazio Coppola (che si occuperà amche di stampa e propaganda) e dal responsabile per il programma Riccardo Gueci.
Il partito, utilizzando gli strumenti telematici, ma anche col cartaceo ove sarà possibile, riprenderà le pubblicazioni della testata giornalistica “Avanti! Sicilia”. Infine, la direzione ha approvato e fatto proprio il manifesto del PSE per le imminenti elezioni europee.

Riunione della direzione regionale

Socialdemocrazia europea.

Giovedi 10 aprile 2014 si riunirà la direzione regionale del PSS per un esame della situazione politica regionale e nazionale, nonchè per affrontare problemi strutturali ed organizzativi del Partito. I compagni sono invitati a partecipare.

Con lui un vero congresso del PSE

Una immagine di Bettino Craxi durante il congresso del Pse a Roma.

Con lui sarebbe stato un vero congresso del PSE!

Seminario del PSS sull’Autonomia

Decreto luogotenenziale con cui fu promulgato lo Statuto Siciliano.

Si è svolto lunedì 10 Febbraio a partire dalle ore 16,00 presso i locali della sede regionale della Cgil di via Ercole Bernabei 22 un seminario di studio del PSS sul tema “Attualità dell’Autonomia Siciliana e dello Statuto Regionale e riforma delle province e dei comuni”. Relatori dell’incontro, al quale, chiamati a dare il loro contributo, hanno preso parte esperti di diritto e rappresentati istituzionali, sono stati i docenti universitari delle facoltà di Economia e di Giurisprudenza professori Massimo Costa ed Andrea Piraino, insieme al presidente del del Cerdfos (Cgil) Giuseppe Citarrella. Presente anche Mimma Argurio della segreteria regionale della Cgil Sicilia. Sono intervenuti altresì i compagni Franco Gioia, Ignazio Coppola ed Antonio Matasso. Le riflessioni, le conclusioni e le proposte avanzate nel corso del seminario saranno poi oggetto di un convegno regionale appositamente promosso dal Partito Socialista Siciliano e che si terrà successivamente in sede e data da destinarsi.

Prima il lavoro: le priorità dei socialisti

Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo.

Riceviamo e pubblichiamo una nuova riflessione del compagno Gaetano Zingales, presidente del Circolo socialista “Monti Nebrodi” e componente del coordinamento regionale del Partito Socialista Siciliano, stavolta sui temi collegati al lavoro.

Passare dalla storia dei partiti alla società è il necessario filo conduttore del pragmatismo nella gestione politico-amministrativa dei pubblici organismi. La fase romantica appartiene alla vita che ha ispirato i partiti sin dalla loro nascita e durante la Prima repubblica. La Seconda ne ha cancellato in grande misura il loro modo di essere stati, ma con l’acqua sporca – come si suol dire – non bisogna buttare anche il bambino. Di quel periodo, occorre conservare i principi ispiratori ed i valori che essi esprimevano, che sono tutt’ora fondamentalmente alla base di un sano ragionamento di democrazia rappresentativa al servizio della gestione della “res pubblica”.
Ciò premesso, è di grande attualità quanto Sandro Pertini ebbe con forza ad affermare che “senza lavoro non c’è giustizia sociale”. Taluno intollerabile “status quo”, quindi, o le normative di arretramento sociale, posti in essere nel decorso ventennio, vanno eliminati attraverso una rinnovata legislazione più umana o, addirittura, ricorrendo alle dovute riforme. Che le forze progressiste devono affrontare perché il riformismo è una prerogativa del socialismo e, più in generale, della sinistra democratica.
Il principale obiettivo, da sempre ma oggi più che mai al primo posto dell’azione politica, è quello del lavoro. Che investe tutta la dimensione umana. Il ritorno che da esso viene non può privilegiare soltanto alcune classi o selezionate caste. La vita di ciascuno appartiene alla collettività e tutti devono “vivere”. Gli eventuali interessi di ceto e di censo devono essere subordinati ad una obiettiva conduzione politica della comunità; e non come è accaduto nella, così chiamata, seconda repubblica. Che ha creato una enorme sacca di povertà.
Il potere politico, che dovrebbe guardare alla giustizia sociale, viene prima di quello economico e finanziario, che, com’è noto, ha condizionato – e probabilmente continua ancora – la politica del Paese. Il quale è stato aggredito dalla crisi economica perché la finanza mondiale ebbe ad arretrare su posizioni di conservazione del proprio cartello, che si sono estese a macchia d’olio nella gran parte delle nazioni.
In Europa, i coinvolgimenti dell’Italia, e della Sicilia quindi, non possono essere quelli del sacrificio di una parte di esseri umani imposti dagli interessi economici della Germania.
Torno ad insistere, pertanto, sul tema del lavoro. La Sicilia, regione autonoma, può darsi un suo specifico programma aprendo ai soggetti imprenditoriali a “costo zero”. Cioè, attraverso apposite leggi regionali, sfrondando l’impalcatura normativa aggrovigliata, che demotiva nuove volontà imprenditoriali, frenate da pesi che ne impediscono il decollo. Mi riferisco agli ostacoli burocratici che bloccano “sine die” ogni rilascio di nulla osta, ma soprattutto alle voci di bilancio in uscita di ogni impresa che scoraggiano il soggetto disponibile ad investire.
Occorre, pertanto, che ciascuno faccia la sua parte; ma è soprattutto l’ente regionale che deve andare incontro alle nuove possibilità di lavoro correggendo le storture legali e rinunziando a ciò che, nell’esclusivo interesse economico dell’ente, frena le imprese. Bisogna aprire, di conseguenza, un tavolo di confronto che promuova l’incontro sul piano della concreta disponibilità ad offrire un”cantiere aperto” a chi, in questa regione crede e vuole investire per i suoi utili economici, si, ma anche per dare lavoro ai giovani. Imprenditori non soltanto siciliani ma anche di altre regioni o, addirittura, estere. Un “cantiere aperto”, in cui l’occhio attento ed oculato dell’industriale, dell’impresario in genere, veda un vantaggioso investimento per trarne i propri utili lasciando una parte di essi all’economia isolana. La quale, in gran parte, è rappresentata dalla forza- lavoro. In sintesi, da chi cerca la personale sussistenza lavorando nella propria terra.
È, questo, un tema irrinunciabile dei socialisti siciliani, convinti assertori del riformismo e della giustizia sociale. Principi irrinunciabili per sconfiggere le disuguaglianze e le povertà nel divenire quotidiano dei più deboli: i senza lavoro, coloro che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena. Vale a dire, la gente che soffre.

GAETANO ZINGALES

 

Tipologia di adesione